venerdì 21 ottobre 2016

Trasformazione e Problemi

Mentre cerchi di risolvere i tuoi problemi, ricordati che Dio ti vuole aiutare. E' più interessato nel tuo carattere che in qualsiasi altro aspetto della tua vita, e quindi se tu sei effettivamente figlio o figlia di Dio, Lui userà le tue esperienze per trasformarti, rendendoti più simile a Gesù.

Tante cose cattive succedono nel mondo, a persone che non se lo meritano. Altre cose cattive succedono perché in passato sono stati presi cattive decisioni. Dio ci vuole assistere in tutte le nostre situazioni - se noi glielo permettiamo.

Mentre soffri, ricordati che Dio permette la sofferenza per una ragione - portarti ad essere simile a Gesù - ma non avrà successo se tu non rispondi alle circostanze come avrebbe fatto Gesù. Quindi attenzione: non diventare amaro, depresso, cinico. Loda Dio, perché questa azione dona forza.

Non lodare PER i problemi, o i loro effetti. Loda Dio perché Lui è con te nella sofferenza. Ti accompagna, ti consola (anche attraverso altre persone), ti fortifica e ti guarisce.




giovedì 29 settembre 2016

Diventare amico di Dio

Come si fa a diventare amico di qualcuno? Si passa del tempo insieme a parlare. Scoprendo che ci sono interessi comuni, nasce un dialogo che si sviluppa nei mesi (anni) che seguono. Insomma, per definirsi "amici", bisogna conoscersi da un po' di tempo.

Abramo era amico di Dio. Si sono frequentati per 25 anni prima della nascita di Isacco, e parlavano insieme spesso. Metà del libro della Genesi parla di questa relazione stretta, perché Dio aveva uno scopo per la vita di Abramo, e glielo disse all'inizio della loro amicizia. Abramo, poi, ha avuto fiducia che Dio avrebbe mantenuto la parola.

L'esperienza è la chiave. Senza un'esperienza concreta di Dio, facciamo fatica a credere che Dio veramente vuole aiutarci. La parole ci dice di provare a vedere quanto è buono Dio, ed è un consiglio pratico, non solo un esercizio mentale. Dobbiamo decidere di fare qualcosa che ci costringa a mettere in gioco la nostra fede.

Attenzione, pero. Non cercare di fare qualcosa di grande al primo tentativo. Imparare ad essere amico di Dio implica la fiducia in lui. Quindi oggi ti consiglio di fargli una richiesta per qualcosa di piccola che ti serve o che ti farebbe piacere - un parcheggio comodo dopo il lavoro, un oggetto che ti farebbe molto comodo, una telefonata da una persona che non senti da tanto - solo per fare qualche esempio.
Credi che Dio ti esaudirà e poi aspetta a vedere.




venerdì 23 settembre 2016

Giorno 5: La Tua Vita dal Punto di Vista di Dio

La vita non finisce con la morte - dopo c'è l'eternità. Credo questo perché la morte sembra così "innaturale" e suscita disperazione e una forte sensazione di ingiustizia. Specialmente in questo periodo, con il progresso della medicina, non siamo abituati a pensare che la morte potrebbe essere il risultato di una malattia qualsiasi, e anche se possiamo accettare la morte di una persona anziana più facilmente, ma non c'è mai la sensazione che tutto è normale.

Dio ha messo dentro di noi il desiderio dell'eternità.

Con questa visione della vita - cioè, che cominciamo qui a farci le ossa, a capire cosa è importante davvero, per poi continuare a vivere per sempre - la prospettiva cambia drasticamente. Quindi è opportuno che io ti chieda come definisci la vita.

Una battaglia, una gara, una prova o un gioco? In qualche altro modo? Le tue priorità vengono plasmati dalla tua definizione, anche se è al livello inconscio. Se credi che sei fatta per soffrire, ti comporterai di conseguenza. Se credi che il mondo e ingiusto, diventerai scaltro e avrai difficoltà a fidarti del tuo prossimo. Se credi che la vita è un test, ti convincerai che tutto ha importanza, e magari che niente capiti per caso.

Lascia un commento e dimmi come vedi la vita.

mercoledì 21 settembre 2016

Giorno 3: Le Cose Importanti

Non siamo nati per caso. No, Dio ci ama, e quindi ha deciso di crearci. Ha pianificato tutti i dettagli del nostro arrivo in questo mondo e non ha sbagliato niente: ogni caratteristico del nostro corpo, il luogo della nostra nascita, i nostri genitori, e l'epoca in qui viviamo furono scelti da lui per il suo scopo.

Quindi lo scopo generale delle nostre vite è questo: amare Dio e essere disponibile a farci guidare da lui per compiere il suo scopo. Ciò nonostante, ci ha dato il privilegio di scegliere se farne parte attiva nel suo Regno oppure no. Tieni presente, però, che solo tu puoi portare a termine lo scopo della tua vita. Non lo può fare nessun'altro. 

La domanda rimane sullo scopo personale: perché sono sulla terra oggi? Sapere per quale ragione Dio mi ha fatto nascere da significato alla mia vita, mi da speranza e mi aiuta a scegliere le attività di cui mi occuperò. Non mi perderò in cose, anche belle cose, che non mi portano nella direzione del mio scopo, e di conseguenza, la mia vita sarà meno caotica. 

"Un bel ragionamento," potresti rispondere, "ma io devo lavorare per pagare le bollette! Non ho il lusso di cercare me stesso a discapito delle mie responsabilità."

Non è necessario andare in convento o sulla vetta di una montagna per capire. Probabilmente ci sei già vicino in qualche area della tua vita, e comunque Dio usa tutte le nostre esperienze per la sua gloria, se noi glielo permettiamo. Mentre viviamo le nostre vite - con gli impegni di lavoro, famiglia e altro - chiediamo a Dio (preghiamo) di rivelarci cosa aveva in mente per noi.

Un punto d'inizio è di capire quale cose sono al centro della tua vita. Cosa ti appassiona? Cosa c'è alla radice dei tuoi comportamenti? Pensaci, e se non è chiara, prega che Dio te la riveli. Lascia un commento se ti va.

A domani! 

   

lunedì 19 settembre 2016

Giorno 1: Rivelazione

Ricordo a tutti che oggi cominciamo la ricerca della volontà di Dio usando "La Vita con uno Scopo" di Rick Warren.

Lo scopo della vita è rivelata a noi, non deciso da noi, quindi se vogliamo sapere cosa fare con la nostra vita, dobbiamo chiederlo a Dio. Ma non basta. Bisogna chiedere con insistenza, ripetutamente. Dio ce lo dirà quando noi chiediamo con serietà e siamo disposti ad accettare quello che dice lui.

Non è semplice.

Quindi cerchiamo e chiediamo ogni giorno per 40 giorni. La nostra preghiera sarà, "Signore, fammi vedere come vedi la mia vita. Perché mi hai creato in questo tempo, in questo modo?" Piano piano, a partire da oggi, chiederemo con la fiducia che prima o poi Dio parlerà ai nostri cuori.

Forse hai delle perplessità. Scrivi nei commenti e insieme troveremo le risposte.

La prima domanda per me è stato: perché 40 giorni? Non ne bastavano 30? Oppure magari non sono abbastanza, e ce ne vogliono 60. Se torniamo alle scritture, vediamo che 40 giorni è un periodo di tempo che Dio usa per fare grandi trasformazioni nelle vite delle persone. Mosè, Noè, e Davide furono cambiati in periodi di 40 giorni. I discepoli furono trasformati nei 40 giorni che Gesù passò loro dopo la risurrezione e perfino Gesù entrò nel suo potere dopo i 40 giorni nel deserto.

La domanda di riflessione per oggi è: come posso ricordarmi di vivere per Dio? Mi rendo conto che faccio parte di un'opera più grande, ma spesso, sono influenzato dai miei impegni o dai miei desideri. Ho coltivato l'abitudine della preghiera e mi riporta al fatto che Dio è sovrano.

A domani!





domenica 18 settembre 2016

Giorno -1: Preparazione

Nella Bibbia, quando il popolo deve affrontare una battaglia, si prepara attraverso la preghiera e il digiuno, per periodi di tempo che variano dal singolo giorno ad un periodo esteso di 40 giorni.

Guardiamo Giosuè 3, quando Dio sta per condurre Israele contro i loro nemici in modo miracoloso e, attraverso il profeta, chiede al popolo di fare attenzione alla strada perché non sono mai passati da quella parte prima di quel momento.
Versetto 5* dice: E Giosuè disse al popolo, "Santificatevi, perché domani l'Eterno farà meraviglie in mezzo a voi." Sono chiamati a purificarsi, chiedere perdono per i loro peccati e rimettersi in linea con Dio.

In 2 Cronache 20, a causa di una guerra imminente, il re proclama un periodo di digiuno e preghiera per chiedere l'intervento di Dio. Alla fine, e non sappiamo quanto tempo è veramente passato, Dio comunica che la battaglia è la Sua e loro devono solo presentarsi.
Versetto 17* dice: "Non sarete voi a combattere in questa battagli; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che è con voi, O Giuda, O Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi. Domani uscite contro di loro, perché l'Eterno è con voi."

Quindi, anche noi dobbiamo preparaci: teniamo presente che la santificazione è uno stile di vita. Oggi ci siamo santificati, e dobbiamo ricordare di mantenere questo atteggiamento tutti i giorni, da ora in poi.

*In questo articolo, i passaggi biblici sono di BibleGateway.com

sabato 17 settembre 2016

40 Giorni di Novità

Questo autunno, la mia chiesa ha programmato un evento speciale per cercare la volontà di Dio. Per 40 giorni consecutivi, leggeremo un libro, ci alterneremo nel digiuno, e ci incontreremo alla sera per condividere i nostri pensieri e pregare insieme.

Io vorrei estendere l'invito anche a voi, i miei 5 lettori.:-)
Dai che sarà interessante!

Forse, però, alla fine capiremo anche qualcosa di importante. Il libro che leggeremo insieme è La Vita Con Uno Scopo di Rick Warren. Organizzato in 40 capitoli brevi, fu scritto per essere uno strumento di studio individuale o collettivo. Pastore Warren propone che Dio ci ha fatto tutti con uno scopo preciso in mente, e che Lui ha piacere di rivelarlo a noi.

Abbiamo dei propositi come esseri umani, per esempio, portare l'immagine di Dio, ma ognuno di noi ha anche una chiamate personale. Insieme, scopriremo e discuteremo del contenuto del libro, e confidiamo che Dio ci riveli qualcosa di nuovo, per noi stessi o per la chiesa, durante questo tempo.

giovedì 2 giugno 2016

Le Scarpe Adatte

Camminavo in giardino l'altro giorno e ho sentito che Dio mi suggeriva di togliere le scarpe e camminare a piedi nudi sull'erba. Sentivo l'erba calda sotto il sole, e nell'ombra sotto gli alberi, sentivo l'erba fresca e leggermente umida perché era piovuto presto quella mattina. Il muschio soffice mi faceva tornare in mente gli anni che ho passato qui da bambina. Infatti, questo giardino ha alberi secolari e un prato curato, e amavo uscire a giocare a piedi nudi.

Guardavo attentamente il terreno davanti a me per evitare alcuni punti di terriccio sofficissimo, ma spoglio e bagnato, e stavo attenta quando attraversavo il vialetto di ghiaia. Mentre camminavo, cominciavo a notare pezzi di rami e gusci di noci che erano sparsi un po' dovunque nel giardino, caduti con la pioggia e il vento.

Protezione e sensibilità

Il mio primo pensiero era che i nostri cuori devono essere scoperti e capaci di sentire tutto: abbastanza morbidi per capire cosa Dio vuole dirci o per discernere cosa succede intorno a noi. Un cuore disponibile riesce a capire lo stato d'animo delle persone, e capta la rivelazione dallo Spirito. 

Dall'altro canto, anche la protezione è importante. Mentre rimaniamo trasparente e umile per permettere al Signore di entrare, senza resistere alla Sua correzione e insegnamento, credo che non possiamo sempre stare con il cuore aperto. Ci dobbiamo proteggere dal mondo esterno - oppure dobbiamo seguire le indicazioni di Dio per proteggerci.

Il passaggio sull'armatura cristiana mi è venuta in mente: i calzari di Efesini 6:15 (mettete come calzatura ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace). Alcune traduzioni dicono preparazione invece di zelo. Ho capito che lo studio della Parola ci prepara e ci protegge dai pericoli del cammino, e la nostra preparazione ci proteggerà se "calpestiamo" qualcosa che punge o taglia.

Invece, riguardo al discernimento, dobbiamo "sentire" la strada come se portassimo i mocassini con le suole di pelle sottilissima. Quindi, la Parola ci protegge ma ci permette anche la sensibilità necessaria per il seguire la guida dello Spirito.

Anfibi o scarpe da corsa?

Ovviamente un soldato non può combattere se deve guardare il terreno per non ferire i suoi piedi. Senza una calzatura adeguata, non è idoneo alla battaglia. E non dimentichiamo che in vari punti del Nuovo Testamento, Paolo paragona la vita del Cristiano ad una gara. Ci vogliono le scarpe adatte anche per la corsa. 

Quindi, lo studio della Bibbia deve diventare una priorità per prepararci, proteggerci ed aiutarci a capire cosa fare in ogni situazione.

mercoledì 18 maggio 2016

La Verità sul Perdono


Ho incontrato una donna che non parla con sua sorella da anni perché litigarono per l'eredità quando morì loro padre. Mi ha detto che la rattristava non sentire più la sorella, ma non c'era nulla da fare. Ormai ....

Subire un torto è davvero brutto, ma ricordarselo per anni è ancora peggio. Come un movimento falso ci procura un dolore acuto per molti giorni dopo l'evento iniziale, la mancanza di perdono non permette la guarigione interiore di una ferita, e quindi i torti che subiamo ci possono fare del male per anni.

Un piccolo gesto, una telefonata, per dire "mi dispiace" è veramente così umiliante?
Accettare le scuse di una persona significa che alla fine non è successo niente?


Quizzettino: vero o falso?

Il perdono è una delle chiavi per entrare nella vita eterna, ed è anche uno dei più incompresi. Prova a rispondere a queste sei domande e vedi se comprendi il concetto del perdono secondo la Bibbia.

1. Perdonare significa dimenticare il torto subito, e fare finta che il torto non sia mai successo.

2. Perdonare significa rinunciare ai tuoi diritti nei confronti di persone che ti hanno fatto del male.

3. Se non perdoni, Dio non perdona te.

4. Dio perdona tutti, a prescindere del peccato che hanno commesso.

5. Occorre fare penitenza per essere perdonato da Dio.

6. Perdonare ci libera dagli effetti del nostro passato.

Le risposte

1.  Falso.
Quando Gesù era sulla croce, la sua preghiera era "Padre, perdona loro perché non sanno ciò che fanno". Non ha negato di aver subito delle ingiustizie, e non faceva finta che questi torti non lo facessero soffrire. Al contrario, Gesù era amareggiato alla fine.
Possiamo perdonare gli altri con questo spirito - senza negare che ci hanno fatto del male - perché quelle persone non possono sapere quanto male ci hanno fatto davvero.

2. Falso.
Dio ha lasciato la legge per aiutarci a gestire i nostri rapporti interpersonali, e se qualcuno calpesta i nostri diritti, possiamo applicare la legge e ottenere giustizia. In più, Dio vuole il bene dei suoi figli e delle persone più deboli, quindi lui stesso ci incoraggia a chiedere la sua protezione. Quando perdoniamo, Dio ci aiuta e ci guarisce.

3. Vero.
La preghiera più famosa di Gesù, il "Padre Nostro" dice così: Rimettici i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. In un altra scrittura, i fedeli vengono comandati di riconciliarsi con i fratelli prima di fare la comunione (la Santa Cena) e anche prima di portare l'offerta al tempio. In altre parole, se non perdoni chi ti ha fatto del male, rischi di finire all'inferno anche se sei stato battezzato e conduci una vita esemplare dal punto di visto dottrinale.

4. Dipende.
Dio perdona la persona a prescindere del peccato che ha commesso solo a determinate condizioni. Quello più importante è aver accettato Gesù come il proprio Signore. Questa frase suona un po' arcaico nella nostra epoca, ma significa in pratica di aver capito di aver bisogno di lui e di cominciare a riconoscere di essere un peccatore. Un'altra condizione per ricevere il perdono di Dio è di chiedere. Non fare l'errore di pensare che il perdono è automatico.

5. Falso.
La penitenza è un sacrificio per l'espiazione, e non siamo in grado di fare abbastanza da cancellare i nostril peccati senza Gesù. Il suo sacrificio è l'unico che vale per i nostri peccati, ed è sufficiente. Non possiamo aggiungere nulla da noi stessi.
Quello che serve è il nostro ravvedimento, ovvero di ammettere che avevamo sbagliato e di cambiare il nostro modo di pensare e agire.

6. Vero.
La mancanza di perdono blocca la nostra guarigione fisica, emotive e spirituale. Rimaniamo legati finchè non decidiamo di lasciare il campo all'azione guaritrice di Dio. Alla fine, potremo ricordare ciò che ci è successo senza che questo ci faccia stare male.


Cristo è Libertà

Il perdono ci libera dal passato, e da a Dio l'apertura di agire nelle nostre vite. Libera la guarigione dei nostri corpi e le nostre menti. Spiritualmente, impariamo che Dio è dalla nostra parte. Ci ama e vuole il meglio per noi. Il perdono toglie gli impedimenti fra noi e la vita eterna.